FARFALLE ZOMBIE
Gli zombi esistono, un virus trasforma le farfalle lymantria in morti viventi pronti al suicidio
E' scritto nel Dna l"incantesimo che permette a un virus di ipnotizzare i bruchi della farfalla lymantria trasformandoli in zombie pronti al suicidio. Grazie a un gene, chiamato 'egt', il virus prende il totale controllo della sua vittima: le impedisce di fare la muta e la costringe a mangiare giorno e notte sugli alberi fino a morire liquefacendosi e contagiando tutte le farfalle vicine. A ricostruire quella che sembra la sceneggiatura di un film dell'orrore per insetti è uno studio coordinato dall'università della Pennsylvania e pubblicato su Science. "Di solito i bruchi di limantria sono attivi durante la notte, quando si arrampicano sulle foglie delle piante per nutrirsi - spiega Kelli Hoover, l'entomologa che ha coordinato lo studio - mentre di giorno si nascondono nel suolo o nella corteccia delle piante per difendersi dagli uccelli". Il virus in questione, noto come 'LdM NPV', è invece in grado di sconvolgere totalmente queste regole base per la sopravvivenza.
Grazie al gene egt il virus produce un enzima che blocca l'ormone necessario per la muta della larva (chiamato 'ecdisone'). Quindi la costringe a rimanere sulla pianta e a mangiare in continuazione per diventare una gigantesca incubatrice di piccoli virus. La larva alla fine muore liquefacendosi e spargendo una pioggia di virus che andranno a infettare le altre farfalle. Addirittura i bruchi più anziani vengono spinti a morire vicino a quelli che invece stanno per fare la metamorfosi, in modo che le farfalle appena nate si avvicinino al cadavere e vengano subito infettate.
Il virus LdM NPV non è comunque l'unico parassita capace di manipolare a proprio favore l'animale ospite. Un altro che si comporta in maniera molto simile è per esempio il protozoo della toxoplasmosi. Quando un topo viene contagiato, perde completamente la sua innata paura dei gatti e diventa una facile preda: in questo modo il parassita lo sfrutta come 'cavallo di Troia' per arrivare velocemente a infettare il gatto, che del resto è la sua vittima prediletta.
09 settembre 2011
|